DESIGN COME METODO OPERATIVO
- Coffee Talks
- 8 giu 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Nell’articolo SOLUZIONI CREATIVE: IL DESIGN THINKING è stato introdotto il concetto di design come risposta concreta ed efficace alla necessità di trovare nuove forme di pensiero per affrontare i moderni scenari di progettazione, studio delle opportunità e ricerca delle soluzioni ottimali.
Per la maggior parte delle persone, parlare di design rimanda a concetti di arte, stile o anche progettazione industriale. Ma non è solo questo: il design viene identificato anche come un processo in grado di mostrare soluzioni alternative o nuove modalità operative. Di fatto, il design offre un punto di vista e di analisi differente nella ricerca di opportunità, soluzione dei problemi o ideazione (di prodotti, servizi, processi). Un approccio basato sul design permette una più efficiente individuazione di opportunità e minacce che possono favorire od ostacolare sviluppo e cambiamenti, soprattutto in ambienti innovativi e creativi.
Il design è quindi sia attenzione ai dettagli che comprensione del quadro generale.
Parlare di design non significa sempre concentrarsi su qualche cosa di nuovo: anche un miglioramento tangibile per l’esperienza dello user può essere considerato degno di nota. Si va oltre all'inventare nuove idee o far sembrare belle le cose: riguarda i cambiamenti che conducono a un mondo migliore per tutti.
E’ evidente che il design e la propria filosofia possono essere applicati in svariati campi: ad esempio, nel mondo industriale, il designer è colui che trova soluzione ai problemi di tutti i giorni; nel campo della digitalizzazione, invece, dove la relazione tra soggetti e dispositivi gioca un ruolo fondamentale, il designer è colui che si adopera affinché l’esperienza promossa sia utile e utilizzabile (useful and usable), modellando quindi le modalità d’interazione con i diversi prodotti digitali.
Qualunque sia il campo in cui operino, i progettisti, o designer, perseguono tutti lo stesso processo operativo: la progettazione attraverso il pensiero, la creazione, la rottura e la ripetizione.

La prima fase, quella del Pensiero è quella dedicata alla raccolta delle informazioni, all’ascolto di user e committenti per capire non solo gli obiettivi, ma anche necessità e debolezze. I dati raccolti durante la fase di design thinking vengono tradotti in concetti e prototipi (fase 2). NB: ricordiamo che una progettazione efficace dipende dalla qualità dei dati inizialmente raccolti: migliori sono i dati di ricerca, più ottimale sarà la rappresentazione tangibile della soluzione.
La fase 3 è quella di test, dove i prototipi elaborati vengono sottoposti a valutazione e raccolti feedback.
Naturalmente, sulla base delle considerazioni raccolte, i prodotti/servizi vengono ricalibrati, modificati e sottoposti a nuova valutazione, innescando, così, un ciclo continuo fino al raggiungimento del risultato ottimale.
L’approccio analitico fornito dal design permette quindi di studiare a fondo e con metodo l'ambiente in cui ci collochiamo, necessità e opportunità, nonché forgiare soluzioni esaustive sulla base di confronti diretti e costruttivi con gli altri soggetti coinvolti: un buon metodo per inseguire la soddisfazione condivisa tra una molteplicità di agenti.
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